Mantova: un quartiere preda dell’immigrazione

28-10-2012

PROVE DI BANLIEUS: FIGLI DI IMMIGRATI DANNO FUOCO A CASSONETTI

DONNE BARRICATE IN CASA DOPO IL TRAMONTO

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

Brucia un cassonetto della plastica, si levano fumo e fiamme tra un palazzo e la scuola elementare e arrivano i vigili del fuoco. Tutto spento, nel giro di pochi attimi, con qualche litro di acqua sparato dagli idranti. Ma dopo l’episodio, accaduto mercoledì sera, a non spegnersi è la rabbia degli abitanti. «Non li abbiamo visti dare fuoco al cassonetto – spiega Rita (il nome è di fantasia), settant’anni, che abita in un palazzo che s’affaccia su via Volta e via Grossi – ma dalla finestra li abbiamo visti assistere all’incendio e poi dileguarsi all’arrivo dei pompieri». Vandali? È probabile. «Ma non mi sembrava gente del quartiere » tiene a dire la donna.
Poca cosa, un cassonetto in fiamme. Se fosse solo quello. E invece no, è l’ultimo atto di una tribolata vicenda di disagi, di paure, di difficoltà a convivere con una minoranza che sembra ignorare qualsiasi regola. «I cassonetti sono proprio davanti al solito palazzo dove dei giovani fanno bivacchi serali e notturni – spiega un pensionato che abita nei dintorni – ce ne accorgiamo dagli schiamazzi la sera e lo vediamo la mattina, quando gli spazzini raccolgono i resti, bottiglie, lattine, piatti di plastica e contenitori per la pizza… uno schifo».
«Ieri sera – torna a spiegare la signora Rita – quando è scoppiato l’incendio del cassonetto c’erano sei ragazzini immigrati, tutti vestiti di nero e tutti sotto i diciotto anni. Però non sono i soliti del quartiere. Dopo la “bravata”  sono scappati, li ho visti allontanarsi verso il Gradaro.

Lasciamo stare la puzza insopportabile, il danno al cassonetto e i vigili del fuoco costretti a intervenire. Il fatto per chi non abita qui potrà sembrare non grave. Ma in questa zona del quartiere sono successe troppe cose e non ci sentiamo tranquilli. Un esempio? La sera abbiamo paura ad uscire, soprattutto noi donne: io dopo il tramonto il cane non lo porto più fuori, pago qualcuno che lo faccia per me».
Solo un mese fa i residenti avevano scatenato una protesta dopo aver trovato delle siringhe sul marciapiedi di via Volta, davanti a un condominio comunale che fronteggia le scuole elementari don Mazzolari e poco più in là un asilo. Stesso palazzo, all’angolo con via Grossi, dove in più di un’occasione la polizia ha trovato biciclette e scooter rubati: era usato come magazzino da una banda di ladri.

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2012/10/26/news/vandali-incendiano-un-cassonetto-1.5930529

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