Appena scarcerato torna a picchiare ed estorcere denaro al “suo” trans

07-10-2012

La "cultura" gay, è la cultura del sadismo autolesionista, dare loro potere decisionale sull'immigrazione, è folle.

Un ventiseienne romeno, accusato di avere picchiato ed estorto denaro a un transessuale napoletano a cui era legato sentimentalmente, è stato fermato oggi dalla polizia a Napoli con l’accusa di estorsione aggravata e lesioni personali dolose.

L’incubo, per il transessuale, persona impegnata nel sociale e nella politica, è iniziato circa 9 mesi fa, quando si è legato al cittadino romeno. Una persona che ha rivelato la sua vera identità una volta andati a coabitare, picchiandolo violentemente per farsi consegnare il denaro di cui aveva bisogno.

Vessazioni e percosse che il transessuale aveva avuto anche il coraggio di denunciare facendolo arrestare. Poco più di un mese fa, però, l’uomo è stato scarcerato e le violenze sono riprese. La triste vicenda è venuta alla luce solo dopo l’ennesimo atto violento che ieri ha costretto il transessuale a ricorrere a cure mediche ospedaliere per un trauma cranico facciale e contusioni varie per il corpo. Ferite giudicate guaribili in sei giorni dai sanitari.

Gli agenti dell’ufficio prevenzione generale, durante la notte, sono riusciti raccogliere la denuncia della vittima, costretta per lungo tempo a versare cospicue somme di denaro per far fronte alle richieste estorsive del 26enne. Il romeno, infatti, venuto a conoscenza che il compagno era proprietario di un locale, ne ha preteso la vendita per intascare i soldi, minacciandolo di morte se non l’avesse fatto.

La vittima, dopo aver chiesto anche un prestito per far fronte alle richieste estorsive, ha avuto il coraggio di cacciarlo di casa. Per l’ennesima volta il romeno ha risposto con la violenza, minacciando anche ulteriori ripercussioni in futuro. I poliziotti, dopo il racconto e la denuncia della vittima, lo hanno individuato nell’alloggio dove il 26enne aveva trovato riparo: un’abitazione a Forcella. Lì l’hanno raggiunto e arrestato. Il romeno, fermato con l’accusa di estorsione aggravata, è indagato per lesioni personali dolose. Adesso è chiuso nel carcere napoletano di Poggioreale.

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