Non vuole essere espulso: aggredisce medici e agenti

12-09-2012

Non aveva accettato decreto di espulsione, tunisino minaccia medici e aggredisce poliziotti

NARDO’ (Lecce) –  È finito in manette nella serata di ieri, Jaballa Mustapha, tunisino di 44 anni, che da tempo era a Nardò  per svolgere lavori saltuari in agricoltura. L’extracomunitario  da circa 10 giorni era ricoverato al “San Giuseppe Sambiasi” di Nardo’ ed al momento delle dimissioni ha iniziato a minacciare prima due medici del reparto e altro personale addetto alla sicurezza. Dalle parole è passato poi alla violenza.
L’uomo ha impugnato una struttura in metallo di solito, utilizzata come sostegno dei flaconi per le flebo. E da qui l’intervento tempestivo della volante che ha condotto il tunisino al commissariato per identificarlo. L’uomo ha proceduto a contestare le numerose violazioni alle leggi sull’immigrazione, per le quali era in atto anche un decreto di espulsione dal territorio italiano emesso dal Prefetto di Siracusa nel 2011. L’identificazione dell’extracomunitario è risultata un’operazione alquanto ardua in quanto il tunisino ha fornito false generalità, e non una, ma ben 8 volte.  
Mediante controlli incrociati della polizia scientifica del commissariato hanno con certezza stabilito che l’uomo doveva lasciare il territorio italiano. E questa notizia ha scatenato l’ira del tunisino che si è opposto agli operatori, colpendo con pugni e calci due di loro. A questo punto,  è scattato l’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’extracomunitario rimane perciò, nel territorio italiano ma nella casa circondariale di Lecce.

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