Accoltellata da coetanea

12-08-2012

Busto, ragazza di 15 anni rapina una sua coetanea

Busto Arsizio – Ancora baby rapinatori in centro. Unica variante: questa volta si tratta di ragazzine. E l’età di chi agisce si abbassa. Ha infatti soltanto 15 anni la studentessa di Busto Arsizio denunciata l’altro ieri notte dai carabinieri di Busto Arsizio con le accuse di rapina, lesioni e danneggiamento. La vittima è una coetanea, anche lei studentessa anche lei di Busto Arsizio.

La location del colpo è sempre la solita: la zona compresa tra piazza Garibaldi e piazza Trento e Trieste, pieno centro storico. Il fatto è avvenuto intorno alla mezzanotte tra venerdì e sabato; la vittima stava tornando a casa a piedi dopo una normale serata con le amiche quando è stata aggredita da una coetanea sconosciuta. La baby rapinatrice ha agito con freddezza: ha bloccato la vittima, le ha mollato un ceffone violento per intimidirla, quindi le ha strappato il cellulare di ultima generazione prima di scappare.

La vittima, a questo punto, ha mostrato un atteggiamento maturo e responsabile. Non è stata zitta per paura ma si è èrima fatta accompagnare in pronto soccorso per farsi medicare il gran livido causato dal ceffone (un giorno di prognosi per la malcapitata), quindi si è rivolta ai carabinieri denunciando l’accaduto e fornendo una dettagliata descrizione di chi l’aveva aggredita. Un’ora e mezza più tardi i carabinieri fermavano un’adolescente a zonzo nel cuore della notte perfettamente corrispondente alla rapinatrice; la ragazzina era praticamente arrivata a casa. Addosso le è stato trovato il cellulare della vittima; la baby rapinatrice aveva però compiuto un gesto inutile quanto però rivelatore di una certa informazione televisiva. Dopo aver sottratto il telefonino la ragazzina ne aveva estratto e tagliato la Sim per evitare di essere rintracciata attraverso il cellulare della vittima. Quasi fosse la protagonista di un episodio di C.S.I..

I carabinieri l’hanno denunciata alla procura dei minori di Milano con tre diversi capi di imputazione: la rapina, le lesioni in relazione al ceffone e il danneggiamento della scheda Sim. Il telefonino è già stato restituito alla legittima proprietaria. Cresce però la preoccupazione per questi episodi che dall’inizio dell’anno ad oggi sono in costante aumento. In particolare ad agire (in alcune occasioni persino armati di coltello) erano ragazzini marocchini, albanesi e italiani di età compresa tra i 17 e i 20 anni. Il contesto è sempre quello del centro storico e le vittime prescelte sono sempre coetanei dei rapinatori. In un caso si è arrivati persino all’estorsione: 50 euro per vedersi restituire lo zainetto strappato all’uscita da scuola. E’ la prima volta, però, che ad agire sia una ragazza e così giovane per giunta. Al’azione è sempre corrisposta un’adeguata reazione: i carabinieri di Busto stanno facendo fioccare una serie di denunce a carico di altrettanti ragazzotti.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/307324_busto_ragazza_di_15_anni_rapina_una_sua_coetanea/

E’ la generazione dei ‘nuovi italiani’, dei ‘balotelli’. Inutile meravigliarsi, e inutile cercare di confondere i veri Italiani, con quelli che lo sono solo sulla carta. Inutile, cercare di spacciare una 15enne nomade per ‘studentessa’.
Sarebbe il caso questi pennivendoli guardassero meno telefilms e leggessero piú libri.

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