Modena sotto l’assedio dell’immigrazione

28-07-2012

La Gazzetta ha raccontato la vicenda della giovane barista aggredita, malmenata e rapinata e delle tre attività imprenditoriali saccheggiate l’altra notte dai ladri e ancora, qualche mese fa, la rapina a mano armata all’edicolante. Una serie di reati preoccupanti, quelli susseguitisi nella zona di via Fratelli Rosselli. Aggravata anche da un episodi di minacce e violenza, pur di farsi consegnare pochi euro. È forte la preoccupazione di Confesercenti Modena di fronte all’incremento degli episodi criminosi in città in soli pochi giorni. “Agli operatori commerciali rapinati va la nostra solidarietà. Ma è chiaro che fatti di questo tipo generano paura e al tempo stesso un senso di solitudine crescente tra tutte le categorie del commercio, nessuna esclusa, più esposte rispetto ad altre e quindi facilmente vittime dei ladri o di rapinatori seriali”.

Cittadini, negozianti e piccoli imprenditori, non manca di rilevare l’associazione imprenditoriale, sono sempre più scettici: “La percezione della sicurezza si è abbassata come del resto manca, sostengono gli operatori commerciali una risposta adeguata e ferma di fronte al crimine. In termini di prevenzione – continua Confesercenti, ricordando oltretutto che la zona era già stata teatro meno di tre mesi fa di furti violenti – sono stati fatti passi avanti, ma ad esempio, la videosorveglianza, pur essendo di estrema utilità non è sufficiente da sola ad arginare l’incremento di furti e rapine. Andrebbe sicuramente implementata con un’intensificazione del pattugliamento e dell’azione di monitoraggio, dell’intero territorio comunale. Così da aumentare la percezione della presenza delle forze dell’ordine sul territorio medesimo e tra la gente, giorno e notte. In che modo questo sia possibile poi non spetta a noi definirlo, semmai alle Istituzioni preposte alla tutela della sicurezza dei cittadini”.

Confesercenti quindi pone l’accento su tre questioni che al momento pare non abbiano trovato la soluzione più appropriata. “In primo luogo l’integrazione tra i compiti dei diversi corpi di polizia, compresa la Polizia Municipale da adeguare ulteriormente alle reali esigenze del territorio; quindi il problema degli organici delle forze dell’ordine, in numero tuttora esiguo rispetto alla realtà modenese e al modo in cui è evoluto il crimine, e la necessità di un’attività di intelligence da affinare e migliorare ulteriormente. La gravità della situazione che i cittadini toccano ogni giorno con mano, e posta adesso maggiormente in risalto anche dalle difficoltà che impone la crisi economica, richiede oggi risposte immediate e concrete, senza alcun rimando del problema. Sarà pertanto imprescindibile non abbassare la guardia e accentuare ogni tipo di azione volta alla prevenzione e alla repressione del crimine. I contribuenti modenesi, cittadini, commercianti, imprenditori hanno il diritto di essere tutelati e pretendere maggior sicurezza. Lo Stato e le istituzioni locali, il dovere di assicurarla“, conclude Confesercenti.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/07/28/news/centro-rosselli-la-sicurezza-dov-e-1.5467573

Manca il termine che descriva l’origine di questo degrado e di questa insicurezza: immigrazione. Perchè sono immigrati i responsabili delle vicende scritte nell’articolo.

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