Fermato per un furto: era uno stupratore pedofilo

25-06-2012

Brescia, via Marconi: furto gasolio cantiere edile, due arresti: uno era

Sono due cittadini stranieri, G.G. del 1976, romeno e M.N.  del 1987 moldavo, gli autori del tentato furto avvenuto nella notte di venerdi  all’interno di un cantiere edile in via Marconi.
Alle 2 di notte, una  Volante del Commissariato Carmine, transitando in via Marconi ha notato in  lontananza, all’incrocio della strada con via Pasquali, la presenza di due  uomini con indosso due cappellini da baseball.
Uno dei due, chino sulle  ginocchia, parlava dentro una fessura sulla recinzione del cantiere.
Alla  vista degli agenti, i malviventi, abbassata la visiera dei cappellini, hanno  tentato di allontanarsi velocemente.
Raggiunti dagli agenti sono stati  fermati per il controllo.
Una terza persona, che si trovava all’interno  della recinzione, è riuscita in vece ad allontanarsi facendo perdere le proprie  tracce.
I poliziotti hanno controllato cosa stesse accadendo nel  cantiere: guardando dalla stessa fessura nella recinzione, hanno notato la  presenza di una tanica di plastica con all’interno l’estremità di un tubo di  gomma collegato a un serbatoio di 1.000 litri di gasolio.
Alla fine sono  stati scoperto ben 16 i fusti in plastica, tutti della capienza di 25 litri  ciascuno, pieni di carburante e pronti per essere portati via.
Questo  l’identikit dei due ladri:, M.N., cittadino moldavo del 1987, già pregiudicato  per reati contro il patrimonio, è stato arrestato per tentato furto  aggravato.
Il suo complice, G.G., rumeno del 1976, è stato tratto in  arresto per lo stesso motivo. Ulteriori accertamenti, hanno inoltre evidenziato  un mandato di arresto europeo nei suoi confronti dall’Autorità Giudiziaria  romena per i reati di stupro, sequestro di persona e pedopornografia.
I  fatti risalgono al novembre del 2006 e sono avvenuti a Craiova in  Romania.
L’uomo, dopo aver invitato nella propria abitazione una ragazza  minorenne ed un ragazzo maggiorenne, li aveva denudati e, riprendendoli con una  telecamera, li obbligò a fare sesso contro la loro volontà per poi vendere il  filmato.

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Con la libera euro-circolazione, i peggiori individui arrivano in Italia senza controllo. E senza controlli se ne vanno.
In questa storia c’è un cantiere, dove probabilmente, come molti Romeni, lavoravano loro o loro conoscenti; e c’è una storia di “mercato del sesso” con protagonisti ragazzini.
Non vi viene in mente nulla? Gli investigatori che si occupano dell’omicidio di Yara Gambirasio dovrebbero cercare in quella direzione: magari c’è “qualcuno” nella zona lombarda, qualcuno che entra ed esce indisturbato dall’Italia che cerca “carne fresca” per i suoi filmini, e se le vittime si ribellano…

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