Stupro a Lodi: spacca la faccia all’immigrato

22-06-2012

Lodi, 22 giugno 2012 – Tentano di violentarla, ma resiste all’agguato e “spacca” la faccia a uno degli aggressori. È proprio il caso di dirlo, il romeno 23enne e il suo complice che alle 22.30 di mercoledì sera, al parco di via Fascetti a Lodi, hanno tentato di stuprare una 23enne residente in città, se la sono meritata una bella lezione. Dalle prime ricostruzioni dell’accaduto, l’agguato sarebbe stato messo a segno dal più giovane della banda (si sospetta che ci fosse anche un terzo complice). Tutti sono residenti a Lodi e l’altra sera erano in preda ai fumi dell’alcol. Si tratta di persone apparentemente integrate, con un lavoro regolare e una famiglia. Addirittura, uno degli aggressori sta per diventare papà. Insospettabili, insomma, senza precedenti penali, che si sono però trasformati in efferati “aguzzini”.

Per fortuna, la 23enne presa di mira e a cui è stata scippata anche la borsa non si è data per vinta e ha tentato in ogni modo di difendersi, riuscendo a salvarsi dalla violenza sessuale e anzi, “sfigurando” il romeno più giovane al volto, che per le percosse subite, ha persino perso due denti. Solo sferrando calci, pugni e morsi la malcapitata ha infatti potuto difendersi dalla forza bruta degli uomini. Mentre si verificava l’aggressione, i carabinieri del Comando provinciale di Lodi, allertati da alcuni passanti, hanno inviato sul posto una pattuglia, riuscendo a catturare i malviventi. «Sono andati di là», hanno indicato la vittima e alcuni passanti alle forze dell’ordine, descrivendo con precisione abiti e volti dei romeni in fuga. Complici che, per sfuggire alle manette, si erano intanto infilati nel sottopassaggio della stazione ma che, sono stati raggiunti a piedi e arrestati. Uno di loro, inseguito, ha addirittura picchiato un passante in bici. Per fortuna, non è stato ferito in modo grave.

La pattuglia, davanti agli occhi increduli di alcuni giovani, è infatti riuscita a bloccarne subito uno mentre l’altro, caduto a terra sfinito, è finito in trappola poco più avanti. È caccia a un presunto terzo complice. Invece il 118, intervenuto con due ambulanze della Croce Rossa di Lodi e l’automedica in partenza dall’ospedale cittadino, ha soccorso sia l’ecuadoregna che i due romeni. Nessuno di loro era in gravi condizioni ma per tutti è stato necessario un controllo al pronto soccorso cittadino dove, tra l’altro, gli ubriachi hanno smaltito la sbornia. Questo fino all’alba, quando sono stati dimessi e rinchiusi nel carcere di via Cagnola a Lodi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

http://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/2012/06/22/732889-lodi-stupro-aggressori-ecuadoregna.shtml

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