Proibito dire “Zingaropoli”

13-06-2012

Guai a usare il termine “zingaropoli“. E guai a stamparlo sui manifesti elettorali. A deciderlo è stato il tribunale di Milano che oggi ha condannato il Pdl e la Lega Nord che avevano usato in campagna elettorale questo termine riferendosi a quella che sarebbe diventata Milano qualora Giuliano Pisapia fosse diventato sindaco.

I giudici hanno infatti bollato come “discriminatoria” l’espressione “zingaropoli”. Peccato che, a meno di un anno dall’ingresso di Pisapia a Palazzo Marino, il prefetto Gian Valerio Lombardi si è visto costretto a dover convocare a Palazzo Diotti il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per il boom degli “insediamenti abusivi di nomadi” con relativi problemi di sicurezza.

Insomma, condannati per aver predetto il futuro. In campagna elettorale il Pdl e i lumbard avevano avvertito i milanesi: la politica dell’accoglienza, sventolata ai quattro venti da Pisapia durante la campagna elettorale, avrebbe trasformato il capoluogo lombardo in un vero e proprio polo d’attrazione per nomadi, rom e immigrati. I dati della prefettura danno ragione al centrodestra: a censimento non ancora completato, il numero dei nomadi è letteralmente triplicato nel giro di un solo anno. Eppure il tribunale di Milano ha deciso che il termine “zingaropoli” non è politicamente corretto. Anzi, ha addirittura sancito che è “denigratorio”. Il ricorso era stato presentato dala Naga, un’associazione di assistenza ai rom. nei confronti del Carroccio e del Pdl per i manifesti affissi e le dichiarazioni fatte sia dall’allora premier Silvio Berlusconi sia da Umberto Bossi. “Emerge con chiarezza – scrive nella sentenza il giudice Orietta Miccichè – la valenza gravemente offensiva e umiliante di tale espressione che ha l’effetto non solo di violare la dignità dei gruppi etnici sinti e rom, ma altresì di favorire un clima intimidatorio e ostile nei loro confronti”.

Intanto a Milano nel giro di un anno i rom sono aumentati da 1.500 a 5mila unità. Triplicati, per l’appunto. Basta dare un’occhiata in giro per rendersi conto dell’exploit di mendicanti, lavavetri e campi abusivi che hanno iniziato a lambire il centro storico. “È il fallimento della politica buonista della giunta Pisapia – ha spiegato l’assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini – non ci sono soldi per fare integrazione ma il sindaco non ordina nemmeno gli sgomberi”.

http://www.ilgiornale.it/milano/vietato_dire_zingaropolicondannati_pdl_e_legama_milano_e_allarme_rom/zingari-rom-campo_nomadi-zingaropoli-pdl-lega/13-06-2012/articolo-id=592316-page=0-comments=1

Ennesima sentenza da “mondo alla rovescia”. Una società dove i giudici liberano gli stupratori e condannano gli psico-reati, è una società sull’orlo del baratro. Cari magistrati, siete l’ultima, esile melma, prima della fine del Sistema al quale appartenete.

Milano e l’Italia, sono sotto l’assedio, non solo dell’immigrazione e della catastrofe economica, ma anche dell’idiozia di una componente minoritaria ma molto attiva delle popolazione, che dalle proprie case in collina punta il dito contro i “razzisti” e agevola l’invasione.

Stiamo venendo a prendervi.

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