Esce di galera e tenta uno stupro

10-06-2012

Ancona: molesta alla stazione donna di 47 anni, arrestato 23enne

E’ finito in manette il tunisino di 23 anni  che ha assalito per ben due volte una donna di 47 alla  stazione di Ancona. E’ il Messaggero a ricostruire la vicenda,  che si è svolta venerdì: la donna si trovava in stazione attorno alle 20 di  sera, quando il giovane – appena uscito dal carcere, dove aveva scontato una  condanna di 20 giorni per spaccio di droga – l’ha prima apostrofata pesantemente, per poi mettersi a mimare a  gesti l’atto sessuale, commentando il suo abbigliamento. Infine l’uomo  le si è avventato addosso cominciando a  palpeggiarla.

Sebbene spaventata la donna è riuscita a  divincolarsi e ad andarsene, ma è dovuta tornare poco dopo  perché aveva la necessità di fare un biglietto, avendo però l’accortezza  stavolta di farsi accompagnare da un amico.  La scena si è ripetuta quasi identica, e il giovane tunisino si è nuovamente fatto sotto allungando le mani: i due però, oltre ad  allontanarlo, hanno anche chiamato la polizia. La volante ci ha  messo solo pochi secondi ad arrivare sul posto, perché si trovava già nel  territorio in seguito all’intensificarsi dei controlli fra il Piano e la  stazione. Alla vista degli uomini in divisa l’uomo ha tentato una breve fuga, ma  è stato subito catturato dagli agenti e condotto al carcere di Montacuto. “

Potrebbe interessarti: http://www.anconatoday.it/cronaca/palpeggia-donna-arrestato-stazione-ancona.html
 

Ormai le stazioni, dopo una certa ora, sono preda di immigrati nullafacenti e pericolosi. Ci si domanda come mai, un Tunisino spacciatore, venga liberato invece di essere espulso.
Questi sono gli effetti dei “permessini umanitari” di Maroni. Che noi, non dimentichiamo.

Leggiamo da un altro quotidiano:

Ancona, 10 giugno 2012 – Palpeggiata ripetutamente e molestata alla stazione, arrestato un tunisino, braccato dalle volanti dopo un inseguimento nella notte. Si trova rinchiuso nel carcere di Montacuto Mohammed Alì El Cherif, regolarmente residente in città, senza fissa occupazione.

Piano, Archi e stazione ferroviaria, la frontiera del rischio e della microcriminalità. Stavolta l’episodio è sfociato in un arresto da parte della squadra volanti della questura per un reato molto grave, violenza sessuale. Protagonista un tunisino di 24 anni, con precedenti alle spalle e, nonostante la giovane età, piuttosto noto alle forze dell’ordine per una lunga serie di episodi. In due occasioni, a distanza di poco tempo, il maghrebino avrebbe palpeggiato in maniera piuttosto insistente le parti intime di una donna che era passata a piedi vicino al soggetto finito in manette.

Il fatto è avvenuto poco dopo la mezzanotte in piazza Rosselli, davanti alla stazione. Il tunisino si trovava in zona senza un particolare motivo, in compagnia di altre persone, quando davanti a lui è passata una donna dominicana di 30 anni, pare vestita in abiti molto succinti anche a causa del caldo. Il tunisino avrebbe perso la testa e dopo averla inseguita ha iniziato a palpeggiarla con insistenza. Le mani sul corpo della donna che sarebbe poi riuscita a divincolarsi e ad allontanarsi. Il fatto non è finito qui. Nel giro di un’ora la dominicana è di nuovo comparsa davanti alla stazione ferroviaria e El Cherif era ancora fermo in zona.

Stavolta la dominicana era in compagnia di un suo connazionale, il quale però non è riuscito a limitare il ritorno alla carica del tunisino. Il dominicano, ha poi raccontato ai poliziotti, di essere stato intimidito dal comportamento violento e insistente di El Cherif. Il quale di nuovo attratto in maniera morbosa dalla donna le avrebbe di nuovo messo le mani addosso in maniera ancora più pesante del caso precedente.

L’amico della vittima ha allertato il 113, ma prima che scattasse la richiesta d’intervento una volante in servizio in zona è subito intervenuta. Il tunisino è scappato lungo le vie limitrofe alla stazione, ma i due agenti lo hanno inseguito e bloccato poco dopo facendo scattare le manette. Mohammed Alì El Cherif non avrebbe opposto alcuna resistenza, ma ora dovrà rispondere di un grave reato come la violenza sessuale. Reato che non viene applicato soltanto in casi di stupro, ma anche di semplici abusi o palpeggiamenti.

http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/2012/06/10/726823-violentata-in-stazione-la-polizia-insegue-e-arresta-il-bruto.shtml

Come fa, un Tunisino con lunghi reati alle spalle e senza occupazione, a rimanere in Italia? Perché i magistrati non applicano le leggi?

Anche da questa squallida vicenda, possiamo trarre una lezione sull’inconsistenza della società multietnica: come puoi mettere nello stesso luogo chi viene da una società chiusa al limite della sessuofobia come quella islamica, e chi invece proviene da una sorta di postribolo sessuale come i Caraibi? Questo genera i fatti descritti.

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