Bande di Maghrebini assediano Verona

09-06-2012

Si è appena conclusa l’udienza per direttissima tenutasi a Verona nei confronti di un marocchino 18enne, per il quale l’A.G., dopo aver convalida l’arresto della Polizia,  ha dispoto la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del processo differito al 29 giugno per la richiesta dei termini a difesa.
Il predetto marocchino, in concorso con un minore identificato ed altre persone al momento ignote, ieri pomeriggio, nei pressi dell’Arsenale, hanno derubato del cellulare un ragazzino di 14 che, insieme ai compagni di classe, stava festeggiando la fine delle lezioni scolastiche
Una festa guastata da un gang composta da circa 6 – 7 marocchini, i quali hanno preso di mira il 14enne, lo hanno accerchiato ed intimorito, fino a quando uno del gruppo gli ha sfilato dalla tasca il telefono cellulare per poi scappare a piedi insieme ai suoi complici, nonostante le implorazione del malcapitato di vedersi restituito il maltolto.
Allertato il 113, una pattuglia di Volante ha assistito il ragazzo, piuttosto spaventato, raccogliendone la denuncia e ogni utile indicazione anche da parte dai suoi amici, allo scopo di risalire al gruppetto in questione.
Immediate le ricerche diramate dalla Sala Operativa della Questura, non solo nella zona teatro del furto ma anche a tutte le altre pattuglie della città .
E così accadeva che una Volante, nei pressi del Mc Donald di Porta Nuova,  individuava e controllava due giovani magrebini, uno dei quali corrispondeva precisamente alla descrizione fornita.
Durante tali fasi, il minore derubato, che si trovava a bordo di un’altra Volante, allo scopo di essere portato in Questura, in attesa di essere affidato ai propri genitori,  accortosi della predetta circostanza, riconosceva nel giovane fermato quello che lo aveva derubato, indicandolo ai poliziotti con cui si trovava.

Immediato è stato lo scambio di informazione tra le due Volanti ed i due magrebini quindi, sono stati condotti in Questura dove ambedue ammettevano le loro responsabilità. In particolare, l’autore materiale del furto,  tale L.Y., 18enne, residente nella bassa veronese, con precedenti di Polizia, riferiva di aver consegnato il cellulare derubato all’ amico fermato, trattasi di un minorenne, il quale, a sua volta, riferiva che  entratone in possesso ne aveva estratta la sim card per poi spezzarla e gettarla in un cassonetto, conservando, invece, il telefonino.

Tuttavia, lo stesso, alla vista della Volante della Polizia, si liberava anche dell’apparecchio telefonico gettandolo anch’esso nel cassonetto.
Una volta recuperato il telefonino e restituitolo alla giovane vittima, questi, però, verificava l’ammanco di due banconote da 20 euro che era solito custodire tra la cover del cellulare e l’apparecchio stesso.
Sentiti in merito i due fermati restituivano le rispettive banconote che ciascuno di loro aveva intascato.
Attese le circostanze tutte dell’accaduto, i poliziotti hanno tratto in arresto il 18enne per “furto aggravato in concorso”, mentre il magrebino minorenne complice del furto è stato oggetto di segnalazione alla Procura presso il Tribunale dei Minori di Venezia per il medesimo reato.

http://questure.poliziadistato.it/Verona/articolo-6-673-43832-1.htm

Di rimandarli a casa loro, non se ne parla. Ricordiamo che il Governo Monti ha rinnovato i “permessini umanitari” ai Tunisini per altri sei mesi.

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