Firenze: accoglie in casa l’immigrato e viene stuprata brutalmente

05-06-2012

Violenza sessuale a Firenze, ancora una volta protagonista un immigrato.  04/06/2012

Una storia di violenza avvenuta  poche settimane fa tra le mura di casa dentro un palazzo occupato di Firenze. La  vittima è una mamma giovanissima, vent’anni appena, violentata  mentre il figlioletto di un anno dormiva nella stanza accanto.
L’aguzzino, un 57enne marocchino, che nello stabile occupava un altro appartamento, si affacciò alla porta della ragazza ed  entrò chiedendo di dover fare una telefonata dopo aver finito il credito del  cellulare. La donna, sola in casa, con il figlio che dormiva a pochi metri, lo riconobbe come “vicino” e non ebbe problemi nel farlo entrare.  Da quanto riferito, una volta dentro lui chiuse a chiave la porta  d’ingresso e la aggredì immobilizzandola a terra e violentandola. Poi  si diede alla fuga quando il bambino iniziò a piangere svegliato dalle grida della donna. Dopo la violenza il cittadino marocchino non si è più  presentato nello stabile. I carabinieri del nucleo radiomobile hanno ricostruito  i suoi movimenti grazie alle testimonianze di conoscenti e  parenti dell’uomo, tra cui la sua ex moglie che vive a Firenze, e nei giorni  scorsi lo hanno rintracciato e arrestato per violenza sessuale.

http://www.firenzetoday.it/cronaca/violenza-sessuale-palazzo-occupato-firenze.html
 
Di questo orrendo crimine, è ovviamente responsabile chi l’ha commesso. Ma la responsabilità morale, pesa sulle spalle di chi propaganda l’accoglienza. Dei “riccardi” e dei preti laici dell’antirazzismo che, dalle loro tv e dai loro giornali predicano l’immigrazione.
Con la loro ideologia buonista stanno disarmando le menti deboli davanti ai pericoli posti dall’immigrazione: l’individuo che naturalmente sarebbe refrattario davanti all’immigrato, perché abbiamo istinti che ci mettono in allarme davanti al “diverso” e allo sconociuto,  attraverso un continuo lavaggio del cervello viene indotto a “fidarsi”. Costretto a fidarsi per non sentirsi “razzista”, il nuovo tabù del ventunesimo secolo. E così le difese natuarali cadono,  e accadono drammi come questo.
 

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