Massacrato da due immigrati: Alessio è morto

02-06-2012

PASIANO. È deceduto ieri pomeriggio all’ospedale di Treviso Alessio Prosdocimo, 26enne figlio di Agostino Prosdocimo, titolare della ditta di traslochi “Roiatti”con sede a Pordenone. La notizia si è sparsa in un lampo gettando tutta la comunità di Meduna di Livenza, dove Alessio viveva con la famiglia, nella tristezza.

Alessio aveva solo 26 anni, compiuti il 26 febbraio, e tanta voglia di vivere e di superare le difficoltà. Nel settembre scorso era stato vittima di un brutale pestaggio.

«Siamo tutti stravolti – ha commentato a caldo il sindaco Marica Fantuz –. Abbiamo peso un amico di soli 26 anni ed è davvero devastante. Tutta Meduna, ma vorrei dire tutto il mondo, ha perso una persona straordinaria. Ora il pensiero va ai genitori e alla sorella Claudia che devono fare i conti con questa triste perdita. Questa sera (ieri per chi legge, ndr) incontrerò gli amici più cari di Alessio che sono piegati dal dolore e si ritrovano insieme per non passare questa lunga serata da soli».

Gli amici di Alessio non riescono a capacitarsi della sua morte. In tre erano stati a trovarlo sabato in ospedale, senza poter immaginare che quella sarebbe stata l’ultima volta. «Alessio era uno spettacolo”. – commenta a fatica uno degli amici che vuole restare anonimo -. Non l’ho mai visto fare niente di male a nessuno. Era forte, era un guerriero: con gli amici, a casa, soprattutto nel lavoro, ma anche nelle manifestazioni di paese e nella beneficenza. Con lui trascorrevamo il tempo sempre in allegria, giocando a calcetto. Era un grande appassionato di calcio, e organizzava feste, grigliate e cene. Sabato siamo andati a trovarlo: lui era tranquillo, un po’ stordito dalle medicine, ma assolutamente presente. Abbiamo parlato di lavoro, un po’ di tutto. Non avevamo capito che stesse così tanto male».

Alessio era stato vittima di un brutale pestaggio il 20 settembre: costretto a salire su un’automobile mentre passeggiava nel parco San Bellino in centro a Meduna, era stato condotto nelle campagne di Pasiano, a una quindicina di chilometri da casa. Era stato picchiato e abbandonato a terra dai suoi aggressori, fuggiti dopo avergli sottratto i due cellulari. A novembre i carabinieri avevano arrestato i due rumeni autori del pestaggio, Ionut Onisor Ivanciu e Gheorghe Spiridon, i quali, con le loro confessioni, avevano poi portato a febbraio all’arresto del mandante, Fernando Abate, napoletano che, secondo gli inquirenti, avrebbe ordinato il pestaggio del giovane per punire il padre.

Durante una serata sulla legalità a Meduna, Valerio Marra della Compagnia dei carabinieri di Conegliano che indagavano sulla vicenda aveva affermato: «Abbiamo condotto le indagini in maniera scrupolosa in modo da dare al pm un quadro indiziario solido per assicurare alla giustizia i colpevoli del pestaggio di Alessio».

Questa è l’immigrazione, fonte di manovalanza criminale della peggior specie per la criminalità organizzata. Sono pronti a tutto e senza scrupoli, materiale ideale per le mafie.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/06/01/news/aggredito-e-malato-muore-a-26-anni-1.5187542

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